700 religiosi/e seminaristi, preti (tra cui Giovanni, ospite del romitaggio di Fra Diego!)… hanno atteso per ore Papa Francesco al Getsemani, per un incontro di una quindicina di minuti molto intensi. Sono riuscito a fare solo qualche scatto dal fondo della chiesa stipata.
Le parole dell’omelia ci hanno riportato all’agonia di Gesù:
Abbiamo quasi timore di accostarci ai sentimenti che Gesù ha sperimentato in quell’ora; entriamo in punta di piedi in quello spazio interiore dove si è deciso il dramma del mondo. In quell’ora, Gesù ha sentito la necessità di pregare e di avere accanto a sé i suoi discepoli, i suoi amici, che lo avevano seguito e avevano condiviso più da vicino la sua missione. Ma qui, al Getsemani, la sequela si fa difficile e incerta; c’è il sopravvento del dubbio, della stanchezza e del terrore.
Nel succedersi incalzante della passione di Gesù, i discepoli assumeranno diversi atteggiamenti nei confronti del Maestro: atteggiamenti di vicinanza, di allontanamento, di incertezza. Farà bene a tutti noi, vescovi, sacerdoti, persone consacrate, seminaristi, in questo luogo, domandarci: chi sono io davanti al mio Signore che soffre? [leggi tutto il discorso - o guarda il video]
Uscendo dalla sagrestia ha piantato un altro albero nell’orto sacro, destreggiandosi bene con il badile:
Ecco le foto:
Il post Papa Francesco al Getsemani è stato pubblicato su Conversando con Gerusalemme da andres bergamini