Anche la visita a di Papa Francesco a Yad Washem è stata molto bella. I ragazzi che hanno portato la corona di fiori frequentano la comunità cattolica di lingua ebraica in Israele. Le parole del papa sono state fortissime, una preghiera, un midrash del libro della Genesi quando Dio cerca Adamo dopo il peccato:
“Adamo, dove sei?” (cfr Gen 3,9).
Dove sei, uomo? Dove sei finito?
In questo luogo, memoriale della Shoah, sentiamo risuonare questa domanda di Dio: “Adamo, dove sei?”.
In questa domanda c’è tutto il dolore del Padre che ha perso il figlio.
Il Padre conosceva il rischio della libertà; sapeva che il figlio avrebbe potuto perdersi… ma forse nemmeno il Padre poteva immaginare una tale caduta, un tale abisso!
Quel grido: “Dove sei?”, qui, di fronte alla tragedia incommensurabile dell’Olocausto, risuona come una voce che si perde in un abisso senza fondo… [leggi tutto il discorso]
Altrettanto bello il saluto cordiale e commosso che ha rivolto ai sopravvissuti dell’olocausto presenti alla cerimonia. Mentre lo speaker raccontava brevemente la loro storia, il Papa li ha salutati baciando loro la mano in segno di onore. Gesti spontanei, bellissimi. Ecco le foto:
Il post Papa Francesco a Yad Washem è stato pubblicato su Conversando con Gerusalemme da andres bergamini