Dall’esterno si presenta come una casa ‘quasi cadente’ del quartiere della stazione centrale dei bus a Tel Aviv. È il centro pastorale Our Lady Woman of Valor, la nuova casa per i migranti cattolici di Tel Aviv, numerosissimi, per lo più filippini, con anche molti indiani e cingalesi. Fino ad ora, per la messa e le riunioni usavano locali affittati a prezzi molto alti, bunker sotterranei o piani di aziende manifatturiere abbandonate.
Questa casa è un primo passo della Chiesa verso la creazione di una vera e propria parrocchia per servire questo gruppo variegato di cattolici stranieri – decine di migliaia! – che vive stabilmente nella società israeliana, ma che vuole custodire la fede e trasmetterla ai propri figli. Padre David Neuhaus coordina il team di preti, religiose/i e laici che si occupano di loro. Ogni due settimane viene a Tel Aviv, insieme agli amici della kehillà di Gerusalemme - tra cui Benedetto, Alberto, Claudia – per il catechismo dei bambini, rigorosamente in ebraico. Anche a volte io mi intrufolo nel gruppo.
Qui sopra vedete l’interno della casa, tutto nuovo. Riesce ad accogliere circa 200 fedeli stipati. Qualcuno in più se sono bambini. Il sabato pomeriggio ci sono messe in successione, ogni ora, per riuscire ad accogliere tutti quelli che desiderano partecipare. La prima è quella in ebraico con i bambini.
L’icona, o forse è meglio chiamarla il dipinto di stile iconografico che stiamo preparando con alberto e benny, di cui vi ho parlato in un post precedente, sarà collocato nella parete centrale, vicino alla cassa dei microfoni nella foto qui sopra. Esso rappresenta appunto la Our Lady Woman of Valor, la vergine Maria secondo la descrizione del libro dei proverbi 31,10-31, la donna di gran valore che protegge i suoi figli.
L’inaugurazione con il patriarca Fouad della casa – e dell’icona - è fissata per il 26 aprile 2014, II domenica di pasqua.
Il post Our Lady Woman of Valor aspetta il nostro dipinto è stato pubblicato su Conversando con Gerusalemme da andres bergamini